Allora cercherò di essere il più calmo possibile.
Quello che è successo è questo:
- Anni 90: nasce Sailor Moon per mano di un'autrice del tutto sconosciuta, Naoko Takeuchi. L'opera viene in seguito venduta in tutto il mondo, dove viene barbaramente distrutta. Toei non si oppone (ormai abituata a scendere a compromessi con tutte le serie vendute fin a quel momento, e poi anche in seguito), così come non si oppone neanche Naoko, giovane autrice al suo primo (che poi si rivelerà anche unico) grande successo. Ed è un dato di fatto che sono gli autori ad autorizzare gli adattamenti fatti da noi, lo so perchè è stato proprio lo Staff del Forum della Yamato Video che, in seguito a delle domande dirette fatte dagli utenti, ha detto chiaro e tondo una cosa del genere (ora ve la riscrivo io riassunta a parole mie): "I giapponesi, pur di vendere le proprie opere scendono a qualsiasi compromesso ecco perchè nascono le censure... dopotutto a loro conviene così piuttosto che non vendere proprio la serie e non guadagnarci nulla. Infatti gli adattori esteri, quindi anche Mediaset, sono costretti a chiedere comunque l'autorizzazione per le proprie scelte di adattamento alla controparte giapponese, che poi è più che altro un'inutile formalità visto che le autorizzazioni vengono sempre concesse".
Naoko quindi non si è opposta alle censure durante gli anni d'oro, in quanto sua unica effettiva fortuna in quel periodo (e anche dopo!
), magari fiduciosa che in futuro con le sue opere successive sarebbe stato diverso e potersi quindi opporre a queste decisioni. Difatti è risaputo che più un autore di manga in Giappone è importante, e più ha potere anche sul decisioni riguardo la serie animata (alcuni esempi: Rumiko Takahashi, Akira Toriyama, Ai Yazawa). Non è un segreto che Naoko, specie della quinta serie, rimase molto delusa. Ma poverina, lei autrice semi sconosciuta non aveva alcun potere sulle decisioni della Toei...
Fine anni 90, primi anni del 2000 - In seguito cosa succede? Che Naoko tenta di scrivere nuovi manga, scarsi e poco originali, che vengono del tutto boicottati o conclusi in fretta per volere di Kodansha. Un nuovo grande successo quindi appare sempre più lontano e improbabile, ma ormai Sailormoon è finita... quindi cosa fare? pretendere una percentuale più alta dai ricavati della serie.
2003 - Proprio mentre Shin Vision, e probabilmente altri editori all'estero, iniziavano a proporre le loro prime edizioni integrali, Naoko fa causa a Toei e Kodansha per rinegoziare la spartizione dei diritti in quanto consapevole che Sailor Moon, sua unica fonte di guadagno anche dopo il suo termine (visto l'insuccesso delle sue altre opere) deve garantire un ricavato ancora maggiore.
Ed è quindi da allora che questa situazione non ha pace!
Nel frattempo Naoko ha tentato di disegnare cosette come Toki Meca, le quali non hanno ricevuto un minimo d'attenzione da parte del pubblico, difatti non solo non ne è stata fatta la serie animata, ma è stata proprio segata in Giappone... dove ancora oggi è inconclusa!
Tuttavia, Naoko non è la prima a intraprendere cause legali riguardo la propria serie, le autrici di Candy Candy e Giorgie sono state in causa per 20 anni per motivi molto simili... entrambe volevano infatti, dopo un litigio, ottenere il 100% dei ricavati dalle proprie opere!
In seguito al blocco di Sailor Moon tuttavia hanno visto la luce altre produzioni come il Live Action***, la ristampa e i DVD dell'anime. Questo perchè i contratti erano già stati firmati prima del blocco dei dirtti, e le produzioni dovevano ugualmente andare avanti. Difatti il blocco dei diritti c'è ANCHE IN GIAPPONE
ne è la prova che dopo queste produzioni non è uscito più niente, le aziende che producono Action Figures hanno spesso dichiarato che vorrebbero realizzare vari modellini ispirati a Sailor Moon ma purtroppo questo non è possibile a causa dei diritti bloccati!
(***nota: Naoko ha detto che il Live Action era esclusivo per il Giappone per due motivi:
- sa bene che un'opera del genere all'estero non verrebbe mai accolta come si deve;
- proprio a causa di questo contratti fatti prima del blocco, non le sarebbe comunque possibile espatriarlo)
Infatti non tutti sanno che la Shin Vision aveva TUTTO IL DIRITTO di pubblicare la prima serie dell'anime... in quanto l'acquisto effettuato regolarmente! Ma ha preferito aspettare per garantirsi anche le successive serie (ancora da negoziare nel 2003); difatti le loro parole furono queste (lo ricordo benissimo): il nostro intento è quello di "SODDISFARE I LICENZIATARI GIAPPONESI", quindi preferiamo per il momento bloccare tutto.
E' stata una DECISIONE DELLA SHIN bloccare la prima serie... nessuno glie l'ha imposto!! Figuriamoci se io compro i diritti di una serie e loro possono proibirmi di pubblicarla... senza rimborsarmi poi! Sia dei diritti che delle spese di adattamento!
Stesso motivo per cui nel 2004, e quindi in seguito al blocco dei diritti, Italia1 ha potuto trasmettere Sailor Moon in quanto i diritti li aveva! Ma anche in questo caso, l'intenzione di soddisfare appieno gli autori, hanno portato a saltare alcuni episodi e a interrompere la trasmissione col termine della prima serie!
THE END!
Ecco Ouji, questo è quello che è successo... e tutto combacia! Naoko non ha fatto storie per gli adattamenti all'estero quando poteva benissimo farlo, ma ha preferito di no per beccarsi i soldi... e ora che fatalità stavano per fare le edizioni estere, ha bloccato tutto per motivi solo economici! Se invece, come dici tu, voleva davvero che la propria opera venisse rispettata e adattata al meglio,
così come fanno tantissimi altri autori, poteva supervisionare personalmente ogni pubblicazione all'estero! Ci sono addirittura autori che scelgono i doppiatori qua da noi! Le Clamp ad esempio si sono imposte di tradurre i nomi delle protagoniste di Rayearth anche qua in Italia nell'edizione integrale della Yamato Video! (scelta che comunque non condivido, ma almeno hanno preso una posizione!)
Per quanto riguarda invece la PNP... ricordo di aver letto proprio recentemente su Genvid (non chiedermi la fonte perchè non me la ricordo) una discussione in cui linkavano non so quale gadget o pubblicazione di Sailor della metà anni '90... in cui già c'era il Copyright PNP! Società che infatti
non è nata successivamente al blocco dei dirtti, ma che c'era già prima ai tempi d'oro... appena trovo la fonte per questa cosa ve la pubblico! Magari qualcun'altro avrà notato che su qualche gadget c'è scritto PNP... chiedo il vostro aiuto!
Concludo dicendo che la maggiorparte di quello che ho detto, l'ho saputo da persone abbastanza attendibili, spesso anche da chi lavora nei distributori italiani (Yamato Video).
Se ho dimenticato di dire qualcosa... me ne scuso, lo aggiungerò poi. E' facile perdersi quando l'argomento s'allarga in questo modo...