Io ci provo
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Lì, in quella buia stanza, fredda, glaciale, due sguardi fissi, studiarsi, controllarsi.
Sailor Moon, la cui splendida divisa da paladina della legge era ormai ridotta a brandelli, se ne stava immobile, davanti ad una spietata Hotaru dagli occhi che brillavano di una luce strana, terribile, la luce dell'odio. I lunghi codini biondi mossi da una lieve brezza gelida proveniente da un condizionatore d'aria ormai distrutto, il volto rigato di ferite e le mani che grondavano sangue. Ormai non v'era più speranza di salvarsi. La sua mente sapeva che l'unico modo per poter metter fine a quell'orribile incubo, era uccidere la piccola, innocente, usata Hotaru, ma Usagi sentiva qualcosa nel petto, che le stringeva il cuore. Non avrebbe potuto farlo. Avrebbe preferito far finire tutto lì, abbandonare ogni speranza, ma non macchiarsi di quell'orribile delitto. Le gambe iniziarono a tremarle come mai le era capito durante uno scontro.
"E' finita" pensava "è finita."
La voce acuta di Hotaru risuonò per tutto l'ambiente. "Sailor Moon, ti ho battuta. Stavolta non potrai resistere e il potere del male ti entrerà nelle vene. Come le tue amiche sailor, perirai; cadrai schiacciata dalla mia mano, come un fiorellino di campo."
Usagi cadde in terra. Nella sua testa pensieri si rincorrevano velocemente. Ricordi di una vita felice, amiche, amori, gesti d'onore e gentilezza, pace, guerra, dolore.
Usagi- No...
Hotaru- Cosa?
Usagi- Non voglio...
La ragazzina dai capelli scuri, il volto deformato dalla rabbia, irriconoscibile, scoppiò in una risata di scherno verso Usagi, tremante, ai suoi piedi.
Hotaru- E'... fi-ni...- ma non riuscì mai a terminare quella frase. Le mani di Sailor Moon le si avvicinarono lentamente trascinandola giù, in ginocchio, abbracciata a lei. Fredde lacrime bagnavano il viso stranamente risallato di Usagi.
Usagi- Addio... mia piccola amica...
Hotaru sentì una fitta al petto e un brivido lungo la schiena. Come? Sailor Moon aveva trovato il coraggio di ucciderla? Di metter fine alla vita di una ragazzina innocente?
La terra iniziò a tremare. La stanza veniva giù, crollava inesorabile. Le due figure, una stretta all'altra, protette da una luce accecante, se ne stavano in silenzio, in mezzo alla desolazione. Dopo qualche minuto, le labbra di Sailor Moon sussurrarono una preghiera, che Hotaru non riuscì a cogliere all'istante.
In una folata di vento, il corpo di Sailor Moon si illuminò trasformandosi in un'esplosione di farfalle d'oro che avvolsero la piccola Tomoe, purificandola.
Hotaru cadde a faccia in avanti, sulla terra algida, mentre un voce le risuonava in testa "Non dimenticare mai il mio sacrificio..."
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Spero vada bene
Edited by *Petit_Sheep* - 22/8/2004, 20:51